La meta della nostra escursione è il Rifugio Vazzoler, nel cuore delle Dolomiti Agordine, alle pendici del monte Civetta circondato da splendidi panorami. Lo raggiungiamo con una camminata di circa 1.15 da Capanna Trieste salendo per la strada silvo pastorale s. 555.
Il rifugio Vazzoler si trova a 1714 m. s.l.m. sul Col Negro di Pelsa, in Agordino, con una vista che può spaziare tra la Torre Venezia, la Torre Trieste, i Cantoni di Pelsa, la Busazza e il versante occidentale del gruppo della Moiazza.
Punto di passaggio dell’Alta Via numero 1 delle Dolomiti e del giro del Civetta, passando per i rifugi Tissi, Coldai e Carestiato, è una meta ideale sia per gli escursionisti esperti che qui fanno tappa per poi proseguire sia per chi cerca un’escursione semplice in giornata, come nel nostro caso.
Capanna Trieste e la Val Corpassa
La partenza dell’escursione è Capanna Trieste facilmente raggiungibile da Listolade, un paese che incontriamo sulla destra poco dopo Taibon, salendo da Belluno verso l’Agordino. Percorriamo l’inizio della Val Corpassa in auto fino ad arrivare al parcheggio ampio e gratuito di Capanna Trieste e da qui iniziamo la nostra escursione che ci porterà fino al Rifugio Vazzoler lungo l’ampia strada silvo pastorale s.555.
A parte il primo tratto di percorso che passa tra gli alberi, la strada sale in maniera costante ma mai troppo ripida, esposta al sole. A farci compagnia il torrente Corpassa e innumerevoli cascate e cascatelle (anche se quest’anno non particolarmente ricche vista l’estate siccitosa) e piccole sorgenti che rendono felice Kali, la nostra cagnolotta ormai esperta camminatrice di montagna, che può bere l’acqua fresca direttamente dalle rocce anziché dalla borraccia 😉
Alle strade sterrate come quella che percorriamo per arrivare al Vazzoler solitamente preferisco i piccoli sentieri che attraversano boschi e pascoli, ma qui la “noia” della via è più che ripagata dal paesaggio che ci circonda: Torre Trieste ad accoglierci imponente fin dall’inizio dell’escursione, Torre Venezia che poco alla volta si mostra in tutta la sua bellezza mano a mano che saliamo e poi il gruppo del Civetta e della Moiazza. Questi grandi giganti di roccia riescono ogni volta ad emozionarmi!
Verso il Rifugio Tissi e Coldai
Dopo circa un’ora e un quarto arriviamo al Rifugio Vazzoler ma decidiamo di proseguire ancora un po’ per goderci meglio la vista. Proseguiamo quindi seguendo le indicazioni per il Rifugio Tissi e Malga Pelsa. Dopo un primo tratto la strada sterrata diventa sentiero che sale attraverso il bosco per aprirsi poi sul Pian di Pelsa dove ci fermiamo per un pranzo al sacco… con vista! Da qui il sentiero prosegue verso il Tissi e il Coldai raggiungibili in un unico impegnativo trekking o facendo tappa in uno dei rifugi per spezzare il percorso.
Il Rifugio Vazzoler e il giardino alpino “Antonio Segni”
Tornando per il sentiero e per la strada da cui siamo saliti scendiamo fino al Rifugio Vazzoler dove facciamo tappa per regalarci un’ottima fetta di crostata ai frutti di bosco! Approfittiamo per goderci il panorama e per visitare il giardino alpino “Antonio Segni”. Nonostante sia passata l’ora di pranzo ci sono ancore parecchie persone, alcune delle quali si fermeranno qui per la notte; il rifugio infatti offre stanze doppie, da 4-6 posti letto e camerate. Un po’ invidiosi di chi potrà godersi anche la notte in questo splendido luogo cominciamo la discesa verso Capanna Trieste e in circa 1 ora siamo nuovamente all’auto.