In questi giorni il centro di Belluno profuma di legno di cirmolo. Gli scultori della XXXIII Ex Tempore di scultura stanno realizzando le opere in occasione della Fiera di San Martino. La sagra che celebra il patrono quest’anno cadrà proprio l’11 novembre, giorno del santo. In questo post vi racconto questa bella tradizione che porta in città bancarelle, cucina, prodotti tipici, divertimento per i più piccoli…
San Martino tra tradizioni, usanze e agricoltura
San Martino segnava per i mezzadri il momento in cui scadevano i contratti e si dovevano quindi spostare per trovare un nuovo lavoro. A Belluno, dove la mezzadria non era diffusa, San Martino segnava la fine dei lavori in campagna per l’inizio dell’inverno.
Per celebrare questo momento, oltre alla fiera nel capoluogo di provincia, in diverse zone è ancora diffusa la tradizione che vede i bambini passare per le case bussando alle porte e cantando canzoni e recitando filastrocche in cambio di dolci e frutta secca, per ricordare la generosità del santo. Sì perché san Martino è ricordato proprio per la sua grande generosità.
San Martino il patrono della città di Belluno
Probabilmente conoscerete l’episodio più noto legato a questo santo: la condivisione del suo mantello di soldato con un povero. Martino è infatti un soldato romano, non cristiano, che un giorno incontra sulla sua via un anziano infreddolito a cui decide di donare metà del suo mantello di lana. Questo suo gesto altruista viene premiato con la comparsa di un caldo sole estivo -la famosa estate di San Martino!- e dall’apparizione di Cristo in sogno.
Ma perché è stato scelto proprio san Martino come patrono della città di Belluno? Storia e tradizione si intrecciano, ai racconti locali si uniscono gli scritti dello storico bellunese Giorgio Piloni. Sarebbe stato il vescovo di Belluno, Felice, a decidere la dedicazione della Cattedrale al santo nel 547 dopo essere guarito da una malattia agli occhi grazie all’olio del tempio del beato Martino a Ravenna.
XXXII Ex Tempore di scultura su legno di Belluno
In occasione del santo patrono ogni anno, dal 1986, il Consorzio Belluno Centro Storico organizza il concorso di scultura su legno.
Per 5 giorni scultori provenienti da tutta Italia lavorano tronchi o pannelli di pino cembro nelle diverse postazioni sparse per il centro storico. Dopo la cerimonia di chiusura e le premiazioni della giuria le sculture rimangono esposte nel Cubo di Palazzo Crepadona per il voto popolare e quello dei bambini delle scuole.
Da bambina la visita con la scuola per ammirare gli scultori al lavoro era immancabile. Tra una chiacchiera e una domanda, tra una castagna e un appunto sul bloc notes per segnare lo scultore preferito, si tornava a casa con le tasche piene di pezzetti di legno a ricordo della giornata!
La sagra di San Martino
Le canzoni e le filastrocche dei bambini, l’ex tempore di scultura che riempie il centro di Belluno del profumo del legno di cirmolo, le castagne e il vino per scaldare mani e anima sono la premessa e il contorno per la sagra di san Martino.
Ogni anno la prima domenica vicino all’11 novembre Belluno si veste a festa. Nel sito del consorzio Belluno Centro Storico trovate il programma completo. Una passeggiata tra bancarelle, prodotti tradizionali, artigianato, cucina e sapori non può mancare!
Un consiglio su cosa vedere in centro a Belluno? Leggi l’articolo con le 5 tappe per una passeggiata in centro città